Le tensioni tra India e Cina crescono sempre di più, tanto che gli esperti si stanno chiedendo se si possa parlare di guerra. La risposta è incerta, anche perché gli studiosi sembrerebbero essere divisi: da una parte chi dice che una tensione così elevata non c’era dal 1999, altri che sostengono che ci sia già un conflitto in corso, altri che sostengono che non si tratti di nulla di nuovo. Cos’è successo esattamente?
Il conflitto India-Cina
Le tensioni tra India e Cina diventano sempre più potenti, tanto che molti esperti sospettano che ormai sia scoppiata una guerra. Fonti indiane hanno dichiarato che al confine della nazione “dell’elefante” contrapposta al “Dragone”, simbolo cinese, ci sarebbero ben 5mila uomini, che fanno parte dell’Esercito Popolare di liberazione. Sembrerebbe che stiano schierati proprio per poter rispondere ad attacchi da parte della Cina. Quest’ultima avrebbe attaccato sia per problemi sociali interni, sia per motivi esteri, come il dissidio che si è creato con molte nazioni europee e non, che criticano la Cina per aver gestito in modo ingannevole la situazione Coronavirus. Ci sono però anche altre teorie che spiegherebbero perché l’India e la nazione più popolosa del mondo stiano combattendo.
Le teorie
Molti esperti sostengono che il confine del Ladakh, zona dove c’è sempre stata una “LAC”, cioè una sorta di linea immaginaria sulla quale ci sono spesso attacchi da parte della Cina contro l’India e viceversa, sia da sempre terra di conflitto tra le due nazioni. Altri però non avevano mai notato una tensione tale, proprio come quella attuale, da far pensare ad una guerra imminente. In tutto questo si aggiunge un altro fattore che complica le cose: Trump, che a quanto pare si è offerto di fare da mediatore per poter letteralmente entrare, in qualche modo, nel conflitto. Non gli bastano evidentemente i problemi interni, le ribellioni e il Covid-19 nel suo Paese.