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The Emma Press Anthology of Love è, come ci suggerisce il titolo, un’antologia di poesie dedicate all’amore romantico, arricchita con le illustrazioni di Emma Wright, edita dalla piccola casa editrice inglese e indipendente The Emma Press nel 2018.
Cinquantasei poeti donano una chiave di lettura alternativa ed originale del sentimento e delle relazioni amorose, destreggiandosi con arguzia per evitare la micidiale trappola del cliché.
L’antologia dell’amore: uno sguardo d’insieme
L’antologia di poesie d’amore di Emma Press sdogana tutti gli standard di stile tematiche e lessico a cui siamo abituati a fare riferimento: i lavori di cinquantasei poeti contemporanei compongono la materia prima della raccolta.
Parte degli autori sono sconosciuti persino al pubblico inglese. Viene offerta, quindi, una possibilità per conoscere gli emergenti e osservare il paesaggio composito dell’arte poetica contemporanea, troppo di frequente accantonato dall’editoria.
Tra questi ci sono Cynthia Miller (della cui raccolta di debutto, Honorifics, ho già parlato in questa sede), Rachel Long (la cui opera prima My darling from the lion è stata finalista nel Costa Award 2021), Stephen Sexton e molti altri.
Il sentimento raccontato, romantico erotico doloroso, non si pone mai in continuità con la tradizione simbolica e metaforica e stilistica consueta:
I have a friend who always believed love was like being touched by a livewire or swimming on her back in a lightning storm. I want to tell her it’s homesickness, how longing pulls us in funny ways. tratto da Falooda di Cynthia Miller
Può capitare che sia ricco di suggestioni dal passato, ma ognuna è ri-osservata con gli occhi e le sensibilità del presente:
“The water cycle magics on like something finer than a clock and John Keats it’s nice to meet you, under the circumstances. And John Keats, please excuse us, time has made it late. It’s today already and we have only the rest of our lives. Long may we dabble our feet in the clear Italian lakes. Long may we mosey through the graveyards of the world.” tratto da Romantic di Stephen Sexton
Ripensare l’oggetto dei desideri
La più ammiccante delle qualità dell’antologia dell’amore è quella di dare voce alla narrazione dell’amore romantico, evidenziandone ognuna delle sue dimensioni ed allargandone la portata.
Il sapore che resta non è sdegnosamente dolce né eccessivamente amaro, ma è godibile da tutti, ci riguarda e ci fa stare bene:
“Look, I'm making coffee-plum biscotti, Limoncello cake, amaretto pears, dark chocolate meringues and this is only breakfast. Winter makes me hungry but it's not because of that. When are you coming for coffee?” tratto da Note from Edinburgh di Stav Poleg
E, allora, in questo clima gioviale quotidiano prossimo, anche l’oggetto dei desideri può trasformarsi, virtualizzarsi. Rachel Plummer ci racconta la sua cotta per Luigi, il fratello dimenticato del più famoso Mario, icona pop dei gamer (e non solo) anni ’90:
“You weren't the obvious choice; muted, not like your brother – red-breasted as a Coca Cola Santa. You were green. Tall and slender as a poplar.” tratto da Luigi di Rachel Plummer
La variante della felicità quotidiana
A volte, l’amore non deve ad ogni costo essere disperato sudato sfoggio di gesti grandiosi; a volte, può rivelarsi eccezionale guardarsi accanto e sentirsi fortunati:
“It's been said that you fathered hundreds to different wives in many beds but did this make you joyous? I ponder this as I try to sleep pushed to the edge of the mattress with my infant son taking up the space I'm meant to sleep in. I have read that half of Asia can trace lineage to you. Did this make your life worthwhile? I don't know. I do think though that I'm more than happy in this single double bed with this one wife, this only progeny.” tratto da Letter composed to Ghengis Khan in my head (whilst in bed) di Jack Houston
La funzione degli oggetti che abitano la poesia trasformano l’astrazione, ne definiscono i contorni, rendendola fruibile e reale. Lo sguardo poetico funge, allora, da luce che illumina ciò che fino a quel momento giaceva nell’ombra.
Così, collocare oggetti tra i versi è operare un’eco del pensiero e del sentimento poetico:
“Let me take an inventory. Your brogue, as soft as Donegal tweed. Your luxuriant hair, fed daily with potions shipped from overseas. Each tuft of your groomed eyebrows. Your buying presents early for remembered birthdays. Not least, the fact you're short and square. The way you giggle when excited, and hug your elbows. Your tact. In hotels, your ringing room service for an iron. Your love of miniatures and boxes. Your distrust of all pretence. The way you're followed by both dogs around the house. Your becoming obsessed with things you want to buy – a painting, say, or a cashmere sweater. Your body's warmth at night when we lie skin to skin. The way it feels right.” tratto da Paul di Anthony Mair
Imparare a guardare
Non ho mai amato particolarmente le antologie poetiche di autori misti, ho sempre trovato fastidiosamente limitante l’idea di leggere brevi parti in luogo del tutto. Quando leggo una poesia smanio dalla voglia di leggere tutte le altre che compongono la sua raccolta-dimora. Ma, parafrasando Whitman, trovo particolarmente fruttuoso anche contraddirmi, a volte: l’antologia dell’Amore di Emma Press è un prodotto altamente riuscito, che cerca di dare voce a tutte le forme d’amore, sia esso virtuale immaginario reale doloroso quotidiano. L’accurata ed eterogenea scelta dei poeti ci mostra la cifra del ricco panorama di talenti in suolo inglese.
La casa editrice Emma Press propone diverse altre raccolte a tema di questo tipo (The Emma Press Anthology of Illness, The Emma Press Anthology of Motherhood, The Emma Press Anthology of Fatherhood), illustrate e curate con un’attenzione al dettaglio tale che fanno di questa piccola realtà indipendente un prezioso tesoro da preservare.
Questo adorabile breve libro è uno di quei volumi a cui si fa ritorno negli anni e che difficilmente invecchia. Uno di quei libri da aprire giocosamente a caso come alla ricerca di profezie e rivelazioni.
Se è un sonetto di Shakespeare che cercate, non è questa la lettura adatta a voi, ma se ciò che desiderate è una lettura fresca, contemporanea e aperta a nuove prospettive e immaginari, ve lo consiglio caldamente.
La casa editrice
The Emma Press è un editore indipendente, con sede nel Jewellery Quarter di Birmingham, le cui specialità sono poesia, romanzi brevi, saggi e letteratura per l’infanzia.
La casa editrice è stata fondata da Emma Dai’an Wright, da cui il nome della stessa, inizialmente a Winnersh nel 2012. Emma, oltre a gestire l’azienda ed occuparsi dell’editing insieme a Rachel Piercey (poeta e curatrice della sezione dedicata alla letteratura d’infanzia), è autrice di molte delle illustrazioni contenute nei volumi e nelle copertine. Emma è di origini miste, descrive se stessa come britannico-cinese-vietnamita e vive attualmente a Birmingham.
I libri editi da Emma Press hanno vinto numerosi premi tra cui: Poetry Book Society Pamphlet Choice Award, Saboteur Award for Best Collaborative Work, CLiPPA (the Centre for Literacy in Primary Poetry Award).
Nel 2016, Emma Press ha vinto il Michael Marks Award for Poetry Pamphlet Publishers, il commento dei giudici della competizione recita così: ‘As well as having a remarkable list of poets they pay close attention to every aspect of the pamphlets they publish. This is a vibrant, thoughtful press bringing a great energy and sense of endeavour to their work.’ (Oltre ad avere una lista di poeti degna di nota, prestano particolare attenzione ad ogni aspetto dei pamphlets che pubblicano. Questa casa editrice è appassionata ed accurata e trasmette grande energia e capacità di sacrificio per il loro lavoro).