Recensione del romanzo fantasy romantico “Recensione di “Una sirena a Parigi” di Mathias Malzieu pubblicato nel 2020 da Feltrinelli.
Recensione di “Una sirena a Parigi” di Mathias Malzieu
“Un principe azzurro del cazzo con una bella addormentata nell’acqua. In che casino si era cacciato?”
3 giugno 2016. Una Parigi vestita da Londra, un cielo scuro e una Senna che sta straripando: lo scenario che si dipana di fronte ai cittadini francesi sembra catastrofico ma poco preoccupante per loro, interessati più all’evento atmosferico in sè che al possibile pericolo.
I protagonisti di “Una sirena a Parigi” di Mathias Malzieu
Tra loro c’è Gaspard Snow, un supereroe fuori moda che viaggia su dei pattini a rotelle per i boulevards di Parigi, diretto alla sua seconda casa: il Flower burger, una casa galleggiante che ospitava un locale sul piano superiore e un cabaret segreto e spettacolare nel piano inferiore. Gaspard è afflitto da disamore, nessuna donna sembrava più fargli effetto…fino a quando non fece una strana scoperta: seguendo un canto misterioso scopre una sirena ferita sulla sponda della Senna.
Questa creatura sta stringendo in una morsa pericolosa la città, alcuni uomini sono scomparsi o morti senza motivo, il suo canto fa scoppiare il cuore e non lascia via di scampo. La sirena tenta anche con Gaspard, ma lui è affetto da disamore e appena la vede ruba un tuk tuk e la porta in ospedale, preoccupato per le sue condizioni. Mentre Gaspard entra in ospedale per fare l’accettazione lei viene lasciata sul tuk tuk in balia di tutti, tra cui un medico che ha deciso di avvicinarsi a lei. Lei si difende cantando, segnando ancora una volta il destino di quest’uomo, e di riflesso della sua fidanzata…
Gaspard decide di portare Lula a casa e accudirla da sè, rendendo il suo bagno la sua nuova casa: una bella vasca piena d’acqua con le paperelle di gomma sul bordo e mille ninnoli sulle pareti, collezionati negli anni. In questi giorni Gaspard farà conoscere a Lula il suo mondo, quello degli Scopritori, prima di riportarla in acqua…un mondo dove tutto può succedere, basta lasciar correre la fantasia.
Sullo sfondo la vicina di Gaspard, una signora impicciona ma preoccupata per il cuore dello scopritore, e Milena, fidanzata del medico che ha soccorso la sirena, che medita una grande vendetta nei confronti di Lula.
Lo stile in “Una sirena a Parigi”
Un romanzo dolcissimo e capace di far sognare, con uno stile fantasioso e scorrevole che invoglia alla lettura, con metafore ricercate e quasi fiabesche. Il fatto che Gaspard trovi una sirena sulla Senna e la porti in giro con un tuk tuk sembra quasi la normalità per i parigini, forse perchè fa tutto parte del mondo dei sorprenditori che l’autore desidera far conoscere, un mondo fatto di illusioni e viaggi di fantasia estrema e sognante che ti fa sembrare normale pure quello che non lo è.
I personaggi sono ben delineati e un po’ caricati nel loro modo di essere: Gaspard è un sorprenditore e possiede una casa ricca di ninnoli e statuine collezionate negli anni (sembrano quasi le sorprese degli ovetti kinder), la sua vicina sembra la caricatura di una donna di spettacolo anche quando è nel suo appartamento, coi capelli sempre in posa e il rossetto sulle labbra, Lula è fredda e calcolatrice, non ha nulla a che fare con l’immaginario comune delle sirene.
L’atmosfera che si dipana lungo tutte le pagine del libro portano in una Parigi magica, dove la fantasia la fa da padrone e dove la realtà odierna non trova assolutamente posto. Un’atmosfera di tenerezza e aria sognante accompagnano il lettore lungo tutte le pagine del libro, facendo entrare il lettore in punta di piedi nel mondo dei sorprenditori e portandolo a conoscere questa sirena dai modi rudi e freddi, ma solo all’inizio…
N.B. Poco dopo l’uscita del libro l’autore ha collaborato anche per la creazione dell’omonimo film.
Grazie ..grazie per il bel tempo passato leggendo questo libro..