La merce donata per l’emergenza Coronavirus è tanta, ma il problema è che la maggior parte di essa, soprattutto prodotti sanitari di fondamentale importanza, come mascherine e ventilatori artificiali, viene in continuazione bloccata dal commissario Arcuri, proprio l’uomo che Conte ha nominato affinché si occupi della gestione dei prodotti sanitari.
Ventilatori artificiali bloccati
La Puglia, così come le altre regioni, hanno un disperato bisogno di mascherine ed anche di ventilatori per la respirazione artificiale. A quanto pare però, tutti i carichi vengono puntualmente bloccati negli aeroporti. Per fare un esempio, i ventilatori richiesti dalla Puglia, più e più volte, sono fermi da un bel po’ a Ciampino, per volere di Arcuri, il commissario nominato da Conte.
La Legge gli permette di bloccare ogni dono che non sia per gli ospedali pubblici. Il che, data l’emergenza e la pandemia globale, è davvero assurdo.
I doni bloccati
Oltre al problema della burocrazia, a quanto pare è stato previsto che tutti i carichi che non sono diretti agli ospedali pubblici, vengano bloccati. Di tutta questa merce dovrà occuparsene la protezione civile, stabilendo dove smistare tutte queste mascherine, respiratori artificiali ed altri materiali sanitari definiti come “importantissimi”. Importantissimi lo sono senza dubbio, ma sono anche bloccati, fermi lì da una Legge che blocca anche le vite umane, dato che rischia di far morire le persone, per un fermo burocratico davvero sciocco. Ulteriore problema è che la Protezione Civile, come si sarà notato, ha parecchi problemi a smistare tale materiale e a farlo pervenire. Ci sono addirittura dati che testimoniano che alcune merci hanno fatto il giro del mondo attraverso voli aerei finiti dappertutto, e quando sono finalmente giunti in Italia, solo una piccolissima parte della merce è arrivata a destinazione. Ieri la Puglia ha continuato a chiedere i ventilatori artificiali, e su 400 che ne servono, ne sono arrivati 15, di cui non si sa nemmeno se erano quelli permessi da Arcuri oppure bloccati proprio da lui.