“Spazi di Parole” è un’emozionante silloge di poesie che trasporta i lettori attraverso un viaggio poetico unico. Scritte in momenti diversi, le poesie di Alessandra Maltoni traggono ispirazione dal turbolento periodo del Covid, creando spazi di vita, anti-covid, danteschi, descrittivi ed emotivi. Dante stesso diventa musa ispiratrice, suggerendo riflessioni profonde e versi evocativi. Il linguaggio semplice e i versi liberi rendono le poesie accessibili, mentre metafore e similitudini si intrecciano per offrire un significato duplice: descrittivo e morale.



“Spazi di parole”: la nuova silloge di Alessandra Maltoni che racconta la poesia come energia vitale

Un viaggio tra dolore, rinascita e scrittura nella raccolta poetica di Alessandra Maltoni, dove la poesia diventa cura, memoria e testimonianza del nostro tempo.

La poesia è anima viva, un’energia che affiora da ogni angolo dell’universo. Da sempre rappresenta il canto più autentico di chi, attraverso la scrittura, desidera trasmettere passione ed emozione. Musa dei tempi passati e di quelli futuri, la poesia attraversa i secoli e l’uomo continua ad ascoltarla, ininterrottamente.

È madre e figlia insieme, capace di curare ferite che nessun altro linguaggio può guarire. Questo articolo è un omaggio alla poesia — e ad Alessandra Maltoni, che nella sua silloge Spazi di parole riesce a celebrarla con forza e sensibilità.

Tra dolore e scrittura

Il percorso poetico della Maltoni nasce da un periodo segnato dal dolore e dall’isolamento: gli anni del Covid. Da quella frattura emotiva l’autrice ritorna al presente, a una quotidianità che sembra aver dimenticato il trauma collettivo. Ma lei no: Alessandra ricorda, osserva, custodisce. E con maestria mette tutto “nero su bianco”, trasformando l’esperienza in versi.

La sua è una poesia contemporanea, semplice e diretta, in cui Dante diventa una musa ispiratrice del sentire moderno. I componimenti si arricchiscono così di metafore e immagini potenti, senza ricorrere a rime baciate o a strutture classiche: ciò che emerge è una poetica dell’amore e della riflessione, fatta di pensieri che dominano l’io narrante.

Tra alti e bassi emotivi, la scrittrice si racconta e ci racconta: parla di sé, ma anche di noi e della nostra quotidianità. Alessandra Maltoni è un’autrice consapevole di ciò che desidera trasmettere, e lo fa con eleganza e autenticità. Per questo Spazi di parole è una raccolta che colpisce e resta nel cuore.

Poesia estratta dalla silloge

Ce la faremo

Scrivono

ce la faremo,

in un periodo complicato

Scrivono

cambiate abitudini c’è il virus

Scrivono

Alleggeriti gli animi

Scrivono

Aiutate i più piccolo a trovare serenità

Scrivono

è inutile la poesia, ma festeggeremo Dante

Scrivono

ce la faremo

se rideremo.

Di questa poesia mi è piaciuto moltissimo l’ironia. “E’ inutile la poesia, ma festeggeremo Dante” Un ironia che cela però del vero. Quante volte abbiamo disdegnato la poesia, elargendo complimenti a chi della poesia è quasi padre? Alessandra con le sua silloge colpisce in modo delicato i giusti punti ed anche verità che possono fare male.

Per questo ho apprezzato moltissimo la penna dell’autrice così diretta e semplice da andare a segno.

Biografia

Alessandra Maltoni, nata a Ravenna, culla della poesia e dei mosaici, porta avanti una carriera di successo nella pubblicazione di liriche dal 2000. Laureata in fisica quantistica, ama la natura, i libri e gli animali. La sua riservatezza sulla vita privata contrasta con la sua passione per la cultura e la gioventù, tanto da creare un centro servizi culturali. Premiata alla Sorbona di Parigi per il suo saggio “La chiesa della cipolla a due passi da Dante”, Alessandra continua a conquistare riconoscimenti, incluso il “Gran premio Mogol” nel 2022.

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