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Brevi racconti dallo spessore filosofico condotti e diretti dalla leggerezza del comico e dell’assurdo. Un’opera da ridere perchè la vita è una cosa troppo seria per essere presa seriamente.
Personaggi inventati, ma così inventati da essere veri. Verità profonde, ma così profonde da parer impossibili. Un viaggio alla scoperta di noi stessi senza essere sempre gli stessi. Cosa c’è alla fine della ricerca, di quel racconto brevis che è la vita
“Racconti Bre”: l’arte della brevità secondo Alimberto Torri
Il libro Racconti Bre di Alimberto Torri è un piccolo custode di retorica, psicologia, humor e sagaci metafore. Una raccolta che non si lascia leggere con leggerezza, perché invita il lettore a scrutare nelle pieghe più complesse dell’animo umano.
Non è una lettura semplice, e questo è il suo pregio. Alcuni brani mi hanno costretto a fermarmi, a rileggere più volte, non certo per mancanza di chiarezza, ma per l’intensità che li pervade. È il tipo di scrittura che non lascia scampo: chiede attenzione, chiede tempo.
Ho domandato all’autore quanto impegno avesse richiesto un lavoro così denso, e la sua risposta racconta molto del senso del libro:
“Ogni racconto breve si fonda su studi di psicologia, sociologia e filosofia. Per molti mi sono dovuto documentare e studiare il particolare modo di essere e di vivere di alcuni gruppi sociali.
Ogni racconto ha almeno due livelli di lettura: quello letterale e quello metaforico. Ma si può arrivare anche a quattro: letterale, metaforico, simbolico e anagogico.
So perfettamente che per arrivare a quello anagogico bisogna fare un po’ di fatica, ma è quella fatica lì che ti apre la mente a nuove possibilità di conoscenza. Non sono racconti da una notte: l’intento è far riflettere, e la riflessione ha i suoi tempi. ‘Il regno dei cieli è come il chicco di senape’.”
Parole che chiariscono il cuore del progetto: Racconti Bre non vuole intrattenere, ma stimolare. Non punta a distrarre, ma a guidare.
La tradizione del racconto breve.
La forma del racconto breve, spesso sottovalutata dai lettori che prediligono i grandi romanzi, ha in realtà una lunga e nobile tradizione. Da Edgar Allan Poe, che teorizzò l’unità d’effetto in ogni singolo racconto, a Italo Calvino, che con le sue Cosmicomiche seppe condensare l’universo in poche pagine, la brevità non è mai sinonimo di semplicità.
Come scriveva Anton Čechov: “La brevità è sorella del talento”. In poche pagine si può racchiudere un mondo, ed è ciò che Torri sembra voler dimostrare con le sue “chicche letterarie”, piccole schegge di umanità pronte a far sorridere, ma anche a far riflettere.
Una lettura per il presente
In queste storie, Alimberto Torri sembra lanciare un messaggio attualissimo:
“L’AI non potrà fare ogni cosa!”
Un’affermazione che si colloca nel cuore del dibattito contemporaneo. Può la tecnologia sostituire la profondità di un pensiero, la complessità di un’emozione, la metafora che unisce logica e poesia? Forse no, e l’autore sembra sperare con forza che la risposta resti negativa.
Vivere è un racconto breve
Racconti Bre si legge come un piccolo manifesto esistenziale: la vita stessa è breve, ricca di emozioni e contraddizioni, proprio come i racconti che la rappresentano.
Un volume che invita il lettore a rallentare, a lasciarsi interrogare e sorprendere. Perché ogni parola, come un chicco di senape, porta con sé il potenziale di un intero mondo.
Il libro è acquistabile al seguenti linck
https://www.amazon.it/Racconti-Bre-Ci%C3%B2-potr%C3%A0-fare/dp/B0DSWGHCNR
