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“Omnibus. Il Dio del cielo”, si trova a fare i conti con eventi impensabili che emergono dal suo passato, trascinando con sé Dan e Meredith. Costretti a intraprendere un viaggio verso la Torre del Cielo, un luogo che credevano sepolto nei ricordi, i protagonisti si trovano a fronteggiare segreti che minacciano di sconvolgere il loro mondo. Ogni passo li avvicina a una verità che, forse, è sempre stata sotto i loro occhi. Un viaggio interiore ed esteriore, dove il coraggio e la scoperta si intrecciano in una trama avvincente e ricca di colpi di scena. Chi conosce davvero la verità? E quali conseguenze porterà alla luce? Preparati a un’avventura che cambia il destino di chi osa cercare
Omnibus – il Dio del cielo
Secondo volume della saga “Ignis, l’Arcangelo del Fuoco” di Massimiliano Gradante
Un fantasy che emoziona e fa riflettere
Con Omnibus – Il Dio del Cielo, Massimiliano Gradante ci conduce nuovamente in un universo fantasy intenso e intriso di sentimento.
Un’opera che non si limita all’avventura o alla magia, ma che tocca le sfere più profonde dell’animo umano, esplorando amicizia, dolore e redenzione con una scrittura limpida e coinvolgente.
L’amicizia tra Omnibus e Ignis: un legame che segna il destino
Il secondo volume della saga ci conduce nel passato di Omnibus e Ignis: un umano e un arcangelo uniti da un’amicizia profonda, capace di sfidare i confini tra i mondi.
Eppure, una domanda tormenta Omnibus:
«Perché noi siamo i più deboli? Io voglio essere forte.»
È da questo desiderio che nasce la sua scelta, una decisione destinata a segnare per sempre la sua vita e quella del suo amico.
Spinto dal bisogno di cambiare il proprio destino di umano, Omnibus si lascia attrarre da una voce suadente, una promessa di forza e potere.
Nemmeno le parole della madre riescono a fermarlo. Quando lui le chiede se gli esseri umani potranno mai essere forti come gli arcangeli, lei gli risponde con dolcezza:
«C’è una cosa che noi abbiamo, ed è molto più grande di qualsiasi altro potere: il nostro cuore, piccolo mio.
Il cuore che possediamo è talmente forte da superare la potenza di qualunque angelo o arcangelo.»
Frasi che restano
Le parole della madre di Omnibus mi hanno toccato profondamente.
Perché è vero: il nostro cuore è grande, è forte. È capace di sopportare ogni dolore e di trasformarlo in un nuovo fiore.
Il potere, la forza, non saranno mai grandi quanto il cuore di chi sa amare e perdonare, ma soprattutto di chi sa donare senza pretendere nulla in cambio.
La forza del nostro cuore è qualcosa che nessuno potrà mai toglierci.
Il dolore di Meredith e Dan: la perdita come motore del cambiamento
Nel racconto emergono anche le storie di Meredith e Dan, due anime ferite dalla perdita. Entrambi hanno perso i propri fratelli troppo presto.
Meredith è stata abbandonata dai genitori, incapaci di accettare la verità: il loro figlio è morto a causa di un evento extrasensoriale.
Dan, invece, si trova a fare i conti con la morte del fratello e, successivamente, con quella del padre.
Due dolori che si sommano, generando in lui un bisogno disperato di forza, un desiderio di risvegliare poteri interiori rimasti dormienti.
Un viaggio tra speranza e disperazione
Il cammino di Dan e Meredith diventa un viaggio tra luce e ombra, tra speranza e dolore.
Ritornano là dove tutto era cominciato nel primo volume, spinti dalla volontà di cambiare un destino che sembra già scritto.
Ed è proprio lì che Dan, travolto dall’amore e dalla paura di perdere ancora, decide di sacrificarsi per Meredith:
«Non voglio perdere più nessuno».
Un atto estremo e commovente, che rappresenta la forza dell’amore nella sua forma più pura e disperata.
Uno stile limpido e intenso
Massimiliano Gradante conquista con una prosa pulita e delicata, capace di descrivere emozioni complesse con sorprendente semplicità.
La sua scrittura accompagna il lettore dentro un mondo magico, ma incredibilmente reale per la sua umanità.
Un romanzo che parla di perdita, rinascita e amicizia eterna.
Riflessione sulla perdita
La perdita non è soltanto assenza: è un vuoto che continua a parlare.
Dal punto di vista psicologico, rappresenta quel delicato momento in cui mente e cuore cercano un nuovo equilibrio, accettando che qualcosa — o qualcuno — non farà più parte del nostro presente.
Eppure, la presenza di chi amiamo resta viva nei ricordi, nei gesti e nei luoghi che continuano a custodire la sua essenza.
Il dolore del distacco, se accolto, può trasformarsi in una forza rigenerante: diventa occasione di introspezione, crescita e consapevolezza.
Ogni ricordo diventa un sentiero nel bosco dell’anima, dove il passato non svanisce, ma cambia forma per continuare a camminare al nostro fianco.
Biografia
Massimiliano, ha sempre coltivato, fin dalla più tenera età, la passione per la scrittura. Già alle elementari si cimentava nella stesura di testi horror e fantasy.
A causa degli impegni della vita, tuttavia, ha dovuto accantonare questa passione per parecchi anni, riuscendo a riprenderla inizialmente nel 2016 ma poi, con più costanza, nel 2018 e fino ad oggi.Ha partecipato a concorsi di poesie e/o racconti, ottenendo anche numerosi riconoscimenti di cui ha un caro ricordo. Il suo obiettivo, da sempre, e trasmettere la sua passione ed emozione a ipotetici lettori, attraverso l’unico mezzo che ha imparato nel tempo ad amare e di cui, oggi, non può fare a meno: la scrittura.
