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Un fantasy distopico che parla all’anima.
Tra apocalisse e redenzione, amore e tenebra, la speranza è donna.
In un futuro cupo e sconvolto, dove l’umanità è vittima del proprio male, La Decima Piaga di Pietro Cunsolo si presenta come un romanzo che unisce le tinte forti del thriller e del fantasy distopico con riflessioni profonde sull’essere umano, il senso del male e la forza dell’amore.
Un’apocalisse incombe, ma non è fatta solo di sangue e fuoco. È una piaga morale, sociale, interiore. Eppure, proprio in mezzo a questo caos, si apre uno spiraglio di salvezza: l’amore, fragile e potente, tra Valeria e Mauro, due protagonisti travolti dagli eventi, ma saldi in un legame che va oltre la carne e sfiora lo spirito.
Una scrittura che parla al cuore
La penna di Pietro Cunsolo è semplice, diretta, mai banale. Riesce a toccare le corde più intime del lettore, trascinandolo in un vortice di emozioni contrastanti: tensione, dolore, rivelazione, fede. Non ci sono orpelli, ma sostanza. Le parole di Cunsolo arrivano dove devono arrivare: al cuore e alla coscienza.
“La morte aveva lasciato la sua firma. E questa volta, urlava vendetta.”
– da La Decima Piaga
Una protagonista specchio del lettore
Valeria, donna e simbolo di resistenza, è il cuore pulsante del romanzo. La sua evoluzione riflette la nostra: dubbi, scelte, errori, slanci. In lei troviamo lo smarrimento di fronte al destino e il coraggio di affrontarlo. Le sue battaglie diventano anche le nostre.
Oltre la narrazione: un invito a risvegliarsi
La Decima Piaga non è solo finzione: è un grido letterario che invita a guardarsi dentro. La piaga più profonda non è fuori, ma dentro di noi. E Cunsolo, con passione sincera e amore per la scrittura, riesce a raccontarcelo con una delicatezza che sa scuotere. E come spesso amo dire
“Un libro sa sempre parlare a chi desidera ascoltarlo.”
Conclusione
In un mondo letterario spesso saturo di cliché, Pietro Cunsolo emerge con una voce autentica e una visione potente. La Decima Piaga è un viaggio oscuro ma illuminante, capace di farci tremare, riflettere e, soprattutto, credere che l’amore può ancora salvare il mondo.
Biografia autore
Nato a Catania il 9 giugno del 1988, Pietro Cunsolo cresce in un paese dell’entroterra siciliano fino
all’età di diciannove anni. Sin da bambino dimostra un vivo interesse per la lettura, la pittura e lamusica. Conseguito il diploma al liceo scientifico di Caltagirone, si trasferisce a Catania iscrivendosi
alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel 2013 si trasferisce a Roma per svolgere la propria attività
di medico. Qui continua a coltivare i propri hobby scrivendo e producendo musica da autodidatta.
Nel 2021 inizia a scrivere il suo primo romanzo riscoprendo una vera passione per questo genere
letterario che gli consente di dare sfogo alla fantasia e alla creatività vissuta come un vero e proprio
bisogno fondamentale per il benessere interiore. 
Sinossi
Dopo una pandemia planetaria e due guerre nucleari che hanno contribuito a distruggere il pianeta già devastato dagli effetti del riscaldamento globale, una nuova sciagura si abbatte sulla Terra. In modo misterioso la Decima Piaga continua a mietere vittime espandendosi a macchia d’olio in tutta Europa. Mentre la scienza annaspa tentando di risalire alle cause, ogni notte, a poche ore dal parto, centinaia di neonati muoiono negli ospedali di tutto il paese.
C’è chi parla di radioattività dell’aria, chi dell’inquinamento di acqua e suolo; qualcuno scomoda il castigo divino, ma nessuno sospetta che dietro queste terribili morti vi sia una setta devota alla dea Lilith. In un mondo sempre più green ed ecosostenibile, allo scopo di migliorare i tassi di mortalità dei nuovi nati, gli stati iniziano a plasmarsi sulla base di questa terribile piaga programmando campagne per la fertilità, costruendo cliniche per donne gravide e organizzando programmi di assistenza alla maternità.
Valeria, una donna con scarsa fiducia in se stessa, cresciuta senza padre e in un corpo sempre troppo ingombrante, a pochi mesi dal grande passo con l’uomo della sua vita, è certa che questi la tradisca e così, dopo l’ennesima notte insonne, convinta che un filtro d’amore sia la soluzione per legare Mauro a lei per sempre, decide di andare alla ricerca del suo passato: lo troverà all’ombra di un cipresso nel cimitero acattolico di Roma e a quel punto sarà troppo tardi per tornare indietro.
Sarà così che entrerà in quella dimensione magica di cui nonna Livia le parlava sempre attraverso le sue favole. Una volta messo piede in questo mondo fatto di malefici, profezie e incantesimi qualcosa di minaccioso piomberà sull’umanità cambiando per sempre la sua vita. Una forza oscura che sembra appartenere all’aldilà acquisisce ogni notte più potere. La congrega delle arti magiche la chiama la cosa e di essa l’unica certezza è che sia affamata di vendetta.
In questo viaggio nell’ignoto Valeria non sarà sola; ad accompagnarla ci sarà Vania, l’eroina delle favole di quando era bambina che, con la sua tenacia e il suo coraggio, l’aiuterà a trovare la strada che da tempo qualcuno le sta indicando da lontano attraverso i suoi sogni. A loro si unirà presto Vilma che con i suoi poteri da santona riuscirà a guarire Valeria dalle sue paure.
Quando le sorti del pianeta saranno in serio pericolo, la magia risulterà l’unica soluzione e poiché il primo requisito affinché un incantesimo si avveri è la fiducia, Valeria ritroverà la fiducia in se stessa a metterà in dubbio qualsiasi certezza, persino il suo amore per Mauro.