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A cura di Gian Paolo Caprettini e con la collaborazione di Alessandro Perissinotto, Cristina Carlevaris, Paola Osso.
Gian Paolo Caprettini
Semiologo e filologo, ex docente di Semiologia del Cinema all’Università di Torino. Tra le sue opere: Semiologia del racconto, Totem e tivù, Scrivere come sognare… inoltre ha curato già la versione originale del dizionario fiabesco.
Trama
Un’opera monumentale e affascinante che combina rigore accademico e narrazione, offrendo uno strumento prezioso per comprendere le radici simboliche delle fiabe italiane. Ideale per chi studia narrazione, simbologia culturale, ma anche per chi ama lasciarsi stupire dai significati nascosti delle storie più popolari. Un saggio introduttivo che teorizza l’approccio “bricoleur” e la funzione multivalente degli oggetti nella fiaba.

Cosa distingue questa edizione dalla precedente
La nuova edizione è rinnovata e ampliata rispetto alla prima versione – vincitrice nel 1999 del Premio di Antropologia Culturale Costantino Nigra – ampliando l’analisi a oltre 700 fiabe e circa 120 simboli, figure e oggetti fiabeschi.
Sono presenti: L’analisi psico‑antropologica per ogni voce (contesto, funzione narrativa, valore simbolico).
Un’edizione aggiornata e arricchita di un classico fondamentale per il racconto simbolico italiano: più pagine, analisi più ampie, e strumenti inediti come l’Indice dei colori tradizionali, una novità significativa questa: l’“Indice dei colori”, che esplora le cromie fiabesche e il loro valore emotivo e simbolico.
A chi si rivolge
Questo volume è pensato per: studiosi di semiotica, antropologia culturale, racconto e folclore, sceneggiatori, educatori, psicologi, amanti delle narrazioni e del folklore italiano.
L’opera è stata presentata sulla rivista “La Lettura” del Corriere della Sera.
Punti di forza dell’analisi psico‑antropologica
- Contestualizzazione simbolica: approfondisce il significato intrinseco degli elementi fiabeschi e il legame con credenze, riti e dinamiche sociali.
- Funzione narrativa: spiega come ogni figura o oggetto agisce all’interno della struttura del racconto (incantesimi, quest, iniziazione…).
- Valenza archetipica: riconnette le fiabe italiane ai miti universali e ai bisogni della psiche collettiva, suggerendo letture archetipiche e psicologiche.
- Approccio interdisciplinare: coniuga rigore scientifico e piacere della narrazione, ideale per chi lavora con storie (didattica, psicoterapia, scrittura, media).
Perché è un testo importante
È un’opera di riferimento per il folklore italiano, unica nel suo genere per profondità e ampiezza. Arricchisce la comprensione della fiaba come veicolo di trasmissione culturale, valoriale e simbolica.
Un atlante psico‑antropologico per orientarsi nel paesaggio fiabesco nazionale, che mette in luce le radici simboliche e la forza narrativa delle fiabe italiane. Un’opera rilevante per chiunque voglia andare oltre la superficie narrativa, per coglierne il tessuto profondo cucito con simbolismo e mito.
Che cos’è l’“Indice dei colori”?
Nella nuova edizione riveduta e ampliata (anno 2000), Caprettini inserisce un indice specifico per i colori: questo indice permette di risalire a tutte le occorrenze cromatiche (oggetti, simbologie, emozioni) presenti nelle oltre 700 fiabe del corpus L’indice è pensato come strumento per esplorare la ricchezza simbolica dei colori: analizza come il rosso, il nero, il blu, il bianco ecc. si manifestano negli oggetti (abiti, ornamenti, elementi naturali) e nelle emozioni o significati psicologici ed emotivi.
Indici dei colori nelle fiabe
Gli indici dei colori analizzano la presenza e la funzione dei colori nelle fiabe italiane, suddividendo i riferimenti cromatici in diverse categorie:
- Categorie cromatiche principali
Colori legati ad oggetti e figure naturali: Argento, Oro, Rosso, Verde, Viola, ecc.
Designazioni figurate: espressioni legate a emozioni e sensazioni visive.
Designazioni indirette: termini vaghi come “chiaro” o “scuro”, o ricavati da materiali (es. metalli, cristalli).
Fattori compositi: es. “a due colori”, monocromie e policromie.
Luce/non luce: qualità fisiche della luce (fosforescenza, scintillio).
Nomi propri con riferimento cromatico. - Tre principi guida
Materiale e naturale: il colore come attributo esteriore e variabile degli oggetti.
Funzionale: legame tra colore e ruolo narrativo secondo Propp (es. azzurro/blu = oggetto magico).
Linguistico-metaforico: uso del colore per rappresentare emozioni o enfatizzare concetti (es. gialla di paura). - Principio di trasformazione
Il colore nelle fiabe segnala spesso un passaggio, un cambiamento di stato o condizione, sia narrativo che simbolico.
Nota sull’uso degli asterischi
L’asterisco (*) indica voci che fungono da etichette generiche o che rinviano ad altri termini (es. *ABITO può includere VESTITO; *VISO può contenere “gialla di paura”).
A cosa serve?
Ricerca tematica: utile agli studiosi per analizzare l’uso simbolico del colore nelle fiabe (es. “il mantello rosso” in termini di passaggio, passione o pericolo).
Approfondimenti simbolici: consente di vedere come colori evocano stati d’animo, qualità morali o legami culturali/emotivi.
Strumenti comparativi: si collegano ai fattori fisico-linguistici come la luce, nomi propri, designazioni figurate.
L’Indice dei colori di Caprettini è un potente strumento semiotico: ordina e rilegge migliaia di riferimenti cromatici all’interno del corpus fiabesco italiano, valorizzandone l’aspetto estetico, narrativo ed emotivo.
“Le fiabe ci aiutano a visualizzare e quindi ad afferrare meglio quanto avviene dentro di noi” Bruno Bettelheim

Ringrazio davvero in quanto curatore, anche perché quest’ opera è cominciata tanti anni fa con l’apporto di tesi di laurea di miei studenti e miei studentesse di Semiologia , a dimostrazione che la buona ricerca nasce da un progetto condiviso e plurale.